mercoledì 15 settembre 2010

L' ERBA DI ADRO.............



Adro si che ci ha cultura,
e gran rispetto per il verde,
lì so' amanti de 'a natura,
er senso a scola nun se perde.

Viemme a dì che so' razzisti,
che quell'erba ce divide,
è che so' ecologisti,
'sta querelle me fa sorride .



Pur le foglie sopra i banchi,
tutto appare assai più bello:
li studenti se so' stanchi,
pronto ci hanno 'no spinello !!

'Sta grand' idea per niente male,
forse è figlia dell'amore,
pe' chi è scemo naturale,
ma ci ha il padre senatore !!


Solo uno ci ha rimesso,
è il papà di tanto ingegno,
all'ospedale l'hanno messo:
s'accasciò nel fa er disegno !

Se fumò 'na pianta intera,
pe' trovà l'ispirazione,
partì all'alba e finì a sera:
'na Giamaica nel polmone !!!

( Bruno Panuccio 15/09/2010 )
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Cavoletto io l'avevo presa per MARIUJANA !!!!

pubblicata da Laura Picchetti
martedì 14 settembre 2010
MI SA CHE DEVO DIMENTICARE LA LINGUA NAPOLETANA E IMPARARE IL LORO DIALETTO
.EHEHE !!!! PRIMA DI CONSIDERARMI ITALIANA CERTO E' CHE QUANDO VENIVANO LE RAGAZZE
DI LA SU..A FARE" LE COLLABORATRICI DOMESTICHE" NON LE CAMERIERE .....A CASA DI MIA MADRE .....SUBITO DOPO LA GUERRA ....MI ERANO SIMPATICHE ANCHE PERCHE'QUANDO VENIVANO CHIAMATE ... RISPONDEVANO SEMPRE:
"COMANDI SIGNORA?" MICA DICEVANO COME A NAPOLI : " CHE VULITE SIGNO' ?
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La Padania non esiste.
Ma io ribadisco, che la facciano, la secessione,
basta che tengano conto di alcune immediate conseguenze:

pubblicata da Tony Troja martedì 14 settembre 2010

1. sono loro che si staccano dall'Italia e, di conseguenza, il resto d'Italia resta in Europa e loro no;

2. un nanosecondo dopo aver fatto la secessione, diventano extracomunitari e si applica la Bossi-Fini ad ogni leghista;

3. si applicano alle loro merci gli stessi dazi che si applicano alle merci che vengono fuori dall'Europa;

4. niente più foraggiamenti europei per le fabbrichette lombarde che poi spostano la produzione nei paesi dell'est;

5. niente più prodotti a buon prezzo dal centro e sud Italia;

6. niente più piadina o vacanze a Rimini/Riccione, se non a costi giapponesi!!!

E soprattutto...non appena passano quella cazzo di Cisa, se non parlano in spezzino stretto o carrarino, giù mazzate sullo scroto finchè non lo imparano..

Fabio Vistori
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pensierino ricorrente : CHI SA SE ' STO SIMBOLO .

..SIMILE ALLA MARIUANA FARA'

LA STESSA FINE CHE FECE IL FASCIO

SULLE TARGHETTE COL NUMERO CIVICO

DI CERAMICA DECORATA.. MARTELLATE

VIA SENZA PIETA'ALLA FINE DELLA GUERRA.

IO SENTO ANCORA IL RUMORE DEGLI

SCALPELLINI RISUONARE NELLE MIE

ORECCHIE....
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Il Sole delle Alpi (o Fiore delle Alpi]) è la denominazione attuale,introdotta negli anni novanta, di un arcaico simbolo eurasiatico (associato spesso ai Celti), noto anche come rosa celtica, fiore a sei petali, rosa dei pastori e detto nel medioevo anche rosacarolingia. È uno stemma bene augurante che rappresenta il sole.
Si tratta graficamente di 6 o 8 raggi o petali inscritti in una circonferenza.
Etimologia del termine "Sole delle Alpi"Il termine fu coniato negli anni novanta da alcuni intellettuali (in particolare Gilberto Oneto).
Per i brigaschi si tratta semplicemente della "Rosa d'i pastùu" (Rosa dei pastori) che, come in genere nell'arco alpino, è motivoricorrente in varie rappresentazioni decorative, intagliato suvarie tipologie di oggetti in legno: collari delle pecore (canaure), scatole del formaggio (rescun), pettini, ecc., ed in pietra: sovrapporta, stipiti, ecc.
Significato Questo glifo rappresenta probabilmente ruota del sole e esprime un valore di buon augurio. Veniva utilizzato in passato inciso su costruzioni, abAitazioni, portali e chiese, sia su pietra che su legno o metallo.

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